Fantasmi elettrici
Venerdì 13 dicembre alle ore 18.00 presso il Cenacolo degli Agostiniani di Empoli presentazione del libro di Francesco Galluzzi, intitolato "Fantasmi elettrici. Arte e spiritismo tra simbolismo e futurismo".
L’iniziativa è realizzata dalla biblioteca comunale Fucini di Empoli in collaborazione con l'associazione L'acqua in gabbia. Modera l'incontro Laura Beconcini
Ingresso libero.
IL LIBRO - Nella seconda metà dell'Ottocento cambiò radicalmente il modo di guardare alle tendenze esoteriche, e in particolare allo spiritismo. La fede nei fantasmi e nel “mondo invisibile” si incontrò infatti con la cultura positivista e scientista, e con le ricerche sul rapporto tra materia ed energia. La realtà veniva considerata come tutta permeata di forze occulte che soltanto le facoltà dei medium permettevano di portare alla presenza ed alla percezione.
Questo complesso di credenze, che coinvolse intellettuali prestigiosi in tutto il mondo, influenzò anche la letteratura, il cinema e le arti visive . Queste ultime in particolare aprirono un confronto molto intenso, e oggi quasi rimosso, tra avanguardie e esoterismo, nella comune convinzione che la materia fosse animata da una energia invisibile.
Questo libro affronta il tema di tale confronto in Italia, tra Simbolismo e Futurismo, concentrandosi principalmente sulle arti visive, ma con aperture a tutte le implicazioni che la fede nei fantasmi e nella loro presenza costante nel mondo sensibile hanno avuto per la cultura della prima modernità.
Biografia
Francesco Galluzzi, docente di estetica, storico e critico dell'arte, si è occupato principalmente del manierismo cinquecentesco, della stagione delle avanguardie, dei rapporti tra arte e letteratura nella cultura italiana novecentesca. Si occupa del rapporto tra arte e nuove tecnologie, organizzando mostre e incontri, partecipando a convegni e dibattiti e pubblicando testi sulle principali riviste di settore. E' stato redattore capo della rivista "La Stanza Rossa" ed è redattore della rivista "Km/n". Ha partecipato all'attività dei gruppi di ricerca sull'arte multimediale Strano Network e Quinta Parete. Il progetto Quinta Parete (1996) nasce con i molteplici obiettivi di dare una conoscenza tecnica di base sulla produzione di audiovisivi e sull'uso del linguaggio ipertestuale e una visione critica e analitica dei mezzi di comunicazione esistenti. Il gruppo, formato da Francesco Galluzzi, Federico Bucalossi, Vanni Cilluffo, Claudio Parrini e Giacomo Verde, nel 1996 avvia a Vinci la Minimal TV, la televisione di strada più piccola del mondo. La funzione della Minimal TV è quella di "dimostrare" che ogni evento può trasformarsi, artigianalmente, in un evento televisivo, nel quale però, a differenza di quanto avviene nella tv, il pubblico viene realmente coinvolto fino a diventare protagonista e produttore della trasmissione televisiva.