Fondi Antichi della biblioteca “RENATO FUCINI”
EMPOLI
La storia della biblioteca di Empoli prende avvio nei primi anni dell'Ottocento, quando Monsignor Giovanni Marchetti (empolese diventato vescovo di Ancira, l'attuale Ankara) operò il lascito della sua preziosa libreria per consentirne l'uso pubblico.
Dopo una prima fase in cui non fu chiaro di chi fosse la proprietà e la responsabilità della gestione delle collezioni, tra la Comunità e il Capitolo, il fondo librario fu acquistato a cura del proposto di Empoli, Bonistalli, dagli eredi Marchetti e donato alla Comunità, con la clausola di garantirne l'uso pubblico e di mantenere a cura della autorità ecclesiastica il diritto di nominare il bibliotecario.
Il 15 marzo 1833 è la data ufficiale della nascita della biblioteca comunale, che venne annessa formalmente alle pubbliche scuole, istituite nel 1820. L'anno successivo, dopo la ristrutturazione dei locali, la biblioteca divenne effettivamente pubblica.
Alla morte del proposto Bonistalli, il Comune stabilì che la nomina del bibliotecario avvenisse per pubblico concorso, aperto ai cittadini con la Fede di specchietto, in grado di leggere e scrivere e provvisti di tutte le garanzie morali e civili. Il concorso venne bandito nel 1852, segnando il definitivo distacco dalla Chiesa: da allora il bibliotecario divenne un impiegato comunale a tutti gli effetti, con le funzioni di segretario delle scuole.
Accanto alla figura del bibliotecario, c'era anche la figura del bibliotecario-onorario (carica assegnata a insegnanti delle pubbliche scuole o a personalità del mondo della cultura empolese, ma senza compenso).
Il Comune da allora stanziò fondi specifici per gli acquisti librari, fornendo alla biblioteca crescente autonomia rispetto alla scuola.
Sempre nel 1852 l'Ufficio Tecnico Comunale realizzò il progetto per l'illuminazione della biblioteca, in modo tale da poterla aprire anche di pomeriggio.
Il fondo antico nasce dalla stratificazione di fondi di diversa provenienza, integrati dagli acquisti condotti con le risorse messe annualmente a disposizione dal Comune di Empoli e da una intensa stratificazione di donazioni.
La biblioteca possiede circa 30.000 edizioni antiche, di cui 5 incunaboli e 720 edizioni del XVI secolo.
Tale fondo costituisce una grande ricchezza per la città di Empoli: per questo la biblioteca è impegnata in un intenso programma di tutela e valorizzazione delle edizioni antiche, con la collaborazione dell'Ufficio Biblioteche, Beni Librari e Attività Culturali della Regione Toscana.
I fondi che costituiscono il nucleo storico della biblioteca sono i seguenti:
Fondo Giovanni Marchetti
Fondo Antonio Salvagnoli Marchetti
Fondo Giuseppe Tassinari
Fondo Convento dei Cappuccini
Fondo Convento di Santa Maria a Ripa
Manoscritti medievali
Non sono andati a confluire tra i fondi della Biblioteca i volumi appartenuti al Convento di Santo Stefano, che risultano in gran parte dispersi.
INFORMAZIONI PRATICHE PER LA CONSULTAZIONE DEI DOCUMENTI ANTICHI
La responsabile del Fondo Antico è la dott.ssa Eleonora Gargiulo - tel. 0571 757661 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La consultazione dei documenti antichi è consentita su appuntamento.
La biblioteca fornisce gratuitamente ai lettori guanti di lattice da indossare durante la consultazione, allo scopo di tutelare i documenti.
Le operazioni di consultazione avvengono sotto la stretta sorveglianza del personale della biblioteca.
Non è possibile effettuare fotocopie, ma - se lo stato di conservazione lo permette - la biblioteca può effettuare fotografie in formato digitale dei documenti che si desidera riprodurre.
Le digitalizzazioni sono effettuate dalla biblioteca alle tariffe per i servizi a pagamento stabilite annualmente dalla Giunta Comunale di Empoli.