Poesia alla Cappella della Madonna della tosse
Venerdì 21 novembre dalle ore 17.30 apertura straordinaria del sito dove Benozzo Gozzoli realizzò l’affresco, con lettura di poesie di Massimiliano Bardotti (ingresso gratuito).
La Cappella della Madonna della Tosse, il sito che si trova a valle di Castelnuovo d’Elsa e che originariamente ospitava l’omonimo affresco realizzato da Benozzo Gozzoli, apre in via del tutto straordinaria le sue porte. E lo fa con una serata interamente dedicata alla poesia di Massimiliano Bardotti, vincitore del Premio Montale 2025 con la sua ultima raccolta “A noi basti la gioia di cantare”.
“Abitare poeticamente il mondo” è il titolo dell’iniziativa in programma venerdì 21 novembre (ore 17.30), che vedrà il poeta castellano illuminare in modo suggestivo con i suoi versi la piccola cappella che si trova lungo via Sanminiatese, restaurata alcuni anni fa, dove il famoso pittore fiorentino (“genius loci” della Valdelsa, secondo l’indovinata definizione di Paolucci) realizzò uno dei suoi capolavori.
Promossa dalla Biblioteca Comunale “Vallesiana” nell’ambito di “Fuori luogo”, rassegna di narrazioni itineranti che quest’anno interessano il territorio aperto, l’iniziativa consentirà ai partecipanti di scoprire uno dei piccoli “gioielli” del patrimonio storico artistico recuperati di recente, oltre ad apprezzare i versi di uno dei poeti di Castelfiorentino che si sono particolarmente distinti per la sua sensibilità, religiosa e spirituale.
Fuori luogo è un progetto inserito nell’ambito di “Leggere Fuori”, iniziativa promossa da Reanet, la rete delle biblioteche lungo l’Elsa e l’Arno, e si concretizza in una pluralità di azioni finalizzate alla riappropriazione dei luoghi identitari della cultura castellana.
Come è noto, il nome della cappella (e della stessa località in cui si trova) è legato alla fonte sorgiva presente nelle vicinanze che – secondo un’antica credenza religiosa diffusa anche in altre realtà - veniva ritenuta curativa della tosse e della pertosse. Una Chiesa della Madonna della Tosse, del resto, si trova anche a Firenze.