Empolichescrive. Incompiuta bellezza

 Venerdì 14 ottobre ore 18.00 presso il Cenacolo degli Agostiniani

Cristina Trinci presenta “Incompiuta Bellezza”

Dialogano con l'autrice Aglaia Viviani e Chiara Riondino
Letture a cura di Riccardo Zini e Maria Simona Peruzzi


Proseguono le iniziative di Empolichescrive, questa settimana sarà la volta dell’empolese Cristina Trinci col suo ultimo libro “Incompiuta Bellezza” – Fallone editore,2022. Si consiglia la prenotazione all’evento chiamando lo 0571/757840 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Il libro. - "Incompiuta bellezza" di Cristina Trinci è un romanzo crudele, in senso etimologico, che affonda nella carne sanguinante e restituisce identità a ciò che non si può umanamente descrivere, con una prosa priva di erranze, di leziosità, che non cede mai alla deriva sentimentalista pur lasciando spazio alla commozione. Firenze, 1968. Marisa, 19 anni, si innamora di un artigiano, Paolo. Invece di fare la rivoluzione, come aveva immaginato, si ritrova a fare un figlio, un incidente di percorso che le segna per sempre l'esistenza. L'amore per il piccolo stenta a partire, oscurato da rimpianti e sensi di colpa, risolvendosi in un rapporto conflittuale e violento che Marisa tenta di raccontare anche ai carabinieri, senza poi avere il coraggio di trasformarlo in una vera denuncia. Una narrazione che scava nel rapporto viscerale tra madre e figlio, descrivendo le aberrazioni della mente umana che trasformano l'amore nel suo doppio, nella quale i personaggi possiedono la neutralità dello stoico, che accetta in proporzione alle sue virtù o difetti il proprio stato e quindi il proprio fato. "Incompiuta bellezza" è la voce del torto che si fa umana per raccontarsi.
L'autrice. - Cristina Trinci è nata a Empoli dove vive tuttora. Laureata in Scienze della Comunicazione, dal 2007 lavora nelle amministrazioni comunali e dal 2017 si occupa di comunicazione, eventi e progetti culturali per la Biblioteca di Montelupo Fiorentino. Ha condotto una trasmissione di approfondimento per l’emittente locale Antenna5, grazie alla quale ha intervistato alcuni importanti testimoni del nostro tempo (Roberto Vecchioni, Simone Cristicchi, Bobo Rondelli, Don Luigi Ciotti), dedicando particolare attenzione ad alcune vicende drammatiche e ancora irrisolte della nostra storia recente (la strage di Viareggio e la strage del Moby Prince). Si è occupata del complesso mediceo dell’Ambrogiana, nel territorio di Montelupo Fiorentino, curando insieme al regista Sirio Zabberoni il videodocumentario sulla storia della villa, dalle sue origini fino alla dismissione dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario, avvenuta nel 2017 dopo 130 anni di funzione manicomiale criminale. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo romanzo (Quello che resta per i Tipi di Del Bucchia)

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